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- La democrazia non è certo figlia del caso ma nemmeno della necessità; non è un dono, è una conquista; la storia della democrazia è, fuor di ogni dubbio, la storia della lotta per essa. Antonio Scurati
- «Ho appena terminato un grande romanzo a cui ho lavorato per quasi dieci anni. scriveva nel 1960 Vasilij Grossman, scrittore noto in pa- tria sin dagli anni Trenta (e fra i primi corrispondenti di guerra a entra- re, al seguito dell'Armata Rossa, nell'inferno di Treblinka). Non sapeva, Grossman, che in quel momento il manoscritto della sua 'immensa epo- pea era già all'esame del Comitato centrale. Tant'e che nel febbraio del 1961 due agenti del KGB confischeranno non solo il manoscritto, ma anche le carte carbone e le minute, e perfino i nastri della macchina per scrivere: del egrande romanzos non deve rimanere traccia. Gli occhiu- ti burocrati sovietici hanno intuito subito quanto fosse temibile per il regime un libro come Vita e destino. Quello che può sembrare solo un vasto, appassionante affresco storico si rivela infatti, ben presto, per ciò che è: una bruciante riflessione sul male. Del male (attraverso le vicende di un gran numero di personaggi in un modo o nell'altro collegati fra loro, e in mezzo ai quali incontriamo vittime e carnefici, eroi e traditori, idealisti e leccapiedi - fino ai due massimi protagonisti storici, Hitler e Stalin) Vasilij Grossman svela con implacabile acutezza la natura, che è menzogna e cancellazione della verita mediante la mi- stificazione più abietta: quella di ammantarsi di bene, un bene astratto e universale nel cui nome si compie ogni atrocità e ogni bassezza, e che induce a piegare il capo davanti alle sue sublimi esigenze.
- «Ho appena terminato un grande romanzo a cui ho lavorato per quasi dieci anni. scriveva nel 1960 Vasilij Grossman, scrittore noto in pa- tria sin dagli anni Trenta (e fra i primi corrispondenti di guerra a entra- re, al seguito dell'Armata Rossa, nell'inferno di Treblinka). Non sapeva, Grossman, che in quel momento il manoscritto della sua 'immensa epo- pea era già all'esame del Comitato centrale. Tant'e che nel febbraio del 1961 due agenti del KGB confischeranno non solo il manoscritto, ma anche le carte carbone e le minute, e perfino i nastri della macchina per scrivere: del egrande romanzos non deve rimanere traccia. Gli occhiu- ti burocrati sovietici hanno intuito subito quanto fosse temibile per il regime un libro come Vita e destino. Quello che può sembrare solo un vasto, appassionante affresco storico si rivela infatti, ben presto, per ciò che è: una bruciante riflessione sul male. Del male (attraverso le vicende di un gran numero di personaggi in un modo o nell'altro collegati fra loro, e in mezzo ai quali incontriamo vittime e carnefici, eroi e traditori, idealisti e leccapiedi - fino ai due massimi protagonisti storici, Hitler e Stalin) Vasilij Grossman svela con implacabile acutezza la natura, che è menzogna e cancellazione della verita mediante la mi- stificazione più abietta: quella di ammantarsi di bene, un bene astratto e universale nel cui nome si compie ogni atrocità e ogni bassezza, e che induce a piegare il capo davanti alle sue sublimi esigenze.
Dettagli aggiuntivi
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Peso in grammi | 660 |
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ISSN | 977182456914110010 |
EAN | 9771824569141 |
Editore | Rcs Mediagroup Spa - Quot.tm |
Distributore nazionale | M-dis Distribuzione Media Spa |
Periodicità | Settimanale |
Data rilascio | 08/gen/2022 |
Arretrato | Sì |