Noir Italia - Alessandro Reali - La matta di Milano- n. 37- settimanale -155 pagine

- Milano, inverno 1964. In una gelida alba, la portinaia di uno stabile trova un cadavere sul marciapiede di fronte a casa. Si tratta di un giovane con la testa fracassata, privo di documenti. L'indagine viene subito affidata al commissario Caronte, conosciuto per certe asperità del carattere e uno stile di vita piuttosto originale. Probabilmente non è il poliziotto ideale, soprattutto in un'Italia come quella dei primi anni Sessanta, ma cerca di svolgere al meglio il proprio lavoro, assistito da alcuni collaboratori fidati, in particolare il buon Perotti. Con Caronte, quasi sempre, ci sono i suoi migliori amici: Beppe, giornalista de "La Gazzetta dello Sport", e Rommel, cronista di nera de "ll Corriere della Sera". Con loro, i personaggi di una Milano che sembra sospesa nel tempo, in un mondo che sta rapidamente cambiando, tra grandi mutamenti sociali e forti tensioni politiche. L'indagine prende una direzione precisa quando viene accertata r'identità del giovane morto. Si tratta di Giuseppe Magnaghi, detto Pino, disoccupato residente alla Bovisa insieme al padre, la madre, un fratello e una sorella, Maristella, bellissima ragazza di vent'anni che con Pino condivide il desiderio di emanci- parsi da quella vita che ritengono squallida.