Natalia Ginzburg -La strada che va in città e altri racconti- n. 11 - 10/12/2021 - 174 pagine

- È la storia d'una contadinotta che racconta, con stile veristi- camente sboccato e calpestando ogni senso di pudore la sua caduta e le conseguenze di questa. Prosa dura e senza rettorica. I libro va segnalato come un indice di ciò che si è cominciato a raccogliere anche in Italia dall'abbondante seminagione d'una strontata romanzeria straniera, e specialmente americana. La Civiltà Cattolica, 19 settembre 1942
- La Ginzburg condivide col suo tempo lo scetticismo verso il personaggio. L.]l personaggio si muove e reagisce come un oggetto sconosciuto: il rilievo dei tratti fisici ne riesce accentua- to, ma la ragione profonda della sua esistenza resta nell'ombra. Antonio Russi, 1945 Volevo che ogni frase fosse come una scudisciata o uno schiaffo. Natalia Ginzburg, Nota a Cinque romanzi brevi, 1964
- Ma forse la sola cosa che volevo era tornare com'ero una volta, mettere il mio vestito celeste e scappare ogni giorno in città, e cercare del Nini e vedere se era innamorato di me, e andare anche con Giulio in pineta ma senza doverlo sposare.