Natalia Ginzburg -Famiglia n. 15 -7/1/2022 - 149 pagine

- Il fascino del racconto sta proprio nel rimbombo, remoto e non localizzabile, come di colpi nel vuoto, di sentimenti grandi, puri e perduti, che sale dalla coscienza e avvolge, sgomenta i fatti del quotidiano. Geno Pampaloni, 1987
- É la vita nella prospettiva della morte, che è l'unico modo di definire la vita. Italo Calvino, lettera a Natalia Ginzburg. 2 novembre 1977
- Imperava nella stanza la grande testa di Evelina, con i vaporosi capelli azzurri, la sua alta persona imponente e fiorente e il suo sorriso simile a quello della Ninetta, offerto come un gioiel- lo, ma occompagnato da un intimo compiacimento di essere, nella vecchiaia, cosi alta, eretta e rigogliosa. Essa era là come un monumento della vecchiaia elegante, savia, accortamente danarosa e sana. Carmine senti che la detestava. da Famiglia
- Ricordava d'aver detto una volta che tre erano le cose che bisognava rifiutare nella vita, e cioè l'ipocrisia, la rassegno- zione e l'infelicità. Era però impossibile, da queste tre cose, tenersi al riparo. Esse invadevano la vita e non c'era modo di allontanarle. Esse erano più forti e più astute della semplice persona umana. da Borghesia