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La follia è una componente della natura umana che affascina e spaventa al tempo stesso, una condizione che ossessiona da sempre il nostro immaginario e include in sé sia l’intera gamma di quelli che oggi sono etichettati come disturbi mentali, sia dimensioni della mente che vanno oltre i limiti del «normale» e del possibile: tanto da essere vissuta e rappresentata a volte come un evento fatale per l’individuo che ne è colpito e la società a cui appartiene, ma a volte invece come un messaggio ultraterreno, un tramite fra il mondo degli uomini e quello degli dèi.
In questo volume, il quarto della collana "Brevi lezioni di psicologia" – lo troverete in edicola a richiesta insieme a «Mind» a 7,90 euro in più per tutto il mese di luglio – Andrew Scull, sociologo e docente di sociologia della scienza all’Università della California a San Diego, presenta, in modo succinto ma incisivo, un’analisi interessante e provocatoria delle reazioni sociali, culturali, cliniche e artistiche suscitate dai disturbi mentali nel corso di oltre due millenni di storia occidentale, concludendo con alcune osservazioni sulla situazione contemporanea della malattia mentale.
L’autore descrive in che modo la follia è stata rappresentata attraverso i secoli nella poesia, nella prosa, nel teatro e nelle arti figurative, descrivendo poi come, in tempi relativamente recenti, un intero settore economico sia nato e cresciuto per gestirla e sopprimerla. Ma, cosa ancora più importante, ci mostra anche come la follia disturbi nel profondo i presupposti del senso comune, minacci l’ordine sociale, sia da un punto di vista simbolico sia a livello pratico, e distrugga la vita quotidiana sovvertendo la nostra esperienza e le nostre aspettative.
In questo volume, il quarto della collana "Brevi lezioni di psicologia" – lo troverete in edicola a richiesta insieme a «Mind» a 7,90 euro in più per tutto il mese di luglio – Andrew Scull, sociologo e docente di sociologia della scienza all’Università della California a San Diego, presenta, in modo succinto ma incisivo, un’analisi interessante e provocatoria delle reazioni sociali, culturali, cliniche e artistiche suscitate dai disturbi mentali nel corso di oltre due millenni di storia occidentale, concludendo con alcune osservazioni sulla situazione contemporanea della malattia mentale.
L’autore descrive in che modo la follia è stata rappresentata attraverso i secoli nella poesia, nella prosa, nel teatro e nelle arti figurative, descrivendo poi come, in tempi relativamente recenti, un intero settore economico sia nato e cresciuto per gestirla e sopprimerla. Ma, cosa ancora più importante, ci mostra anche come la follia disturbi nel profondo i presupposti del senso comune, minacci l’ordine sociale, sia da un punto di vista simbolico sia a livello pratico, e distrugga la vita quotidiana sovvertendo la nostra esperienza e le nostre aspettative.
Dettagli aggiuntivi
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Peso in grammi | 220 |
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ISSN | 977003680820880004 |
EAN | 9770036808208 |
Editore | Gedi - Div. Repubblica |
Distributore nazionale | Gedi Distribuzione Spa |
Periodicità | Mensile |
Data rilascio | 28/giu/2018 |