Mafie -Storia della criminalità organizzata - Mafie e musica - Valeria Cammarota- n. 67- settimanale - 159 pagine

- Non volendo attribuire alla musica neomelodica nella sua totalità un'accezione esclusivamente negativa, è un dato di fatto, tuttavia, come parte di essa da anni goda i lucrosi benefici di un proprio mercato discografico e di un pubblico che apprezza e canta - a volte con inconsapevole leggerezza - testi che parlano di vendetta, omertà, morti ammazzati, droga, delinquenza. È un rapporto ambiguo, quello che lega musica neomelodica e clan malavitosi. Gli autori di questo genere collusi con la criminalità organizzata trovano aiuto finanziario e protezione nei clan di mafia, camorra e 'ndrangheta, dei cui boss, rappresentati come eroi, cantano le gesta, Dal teppismo di strada al carcere, dalla vita del killer all'infamia del pentito: income- lodici sono gli interpreti di un mondo criminale che ha conquistato i quartieri delle città del Sud come del Nord Italia, da Palermo a Ca- tania, da Reggio Calabria a Roma, Milano e Torino. «SEI INFAME E NON VALI PIÙ NIENTE. SEI UN PENTITO, CI HAI TRADITO, NON VALI NIENTE, SEI LO SCUORNO DELLA GENTE. SEI UN PENTITO, UOMO FALLITO, HAI DIMENTI- CATO GLI AMICI ([...] NON TI SCORDARE, CHE PURE TRA CENT'ANNI TI POSSO TROVARE.» DANIELE DE MARTINO, SINU PENTITO