Le guide de Il Sole 24 ORE Processo del lavoro - Tutte le regole dopo il Jobs Act

Il processo del lavoro si caratterizza come un rito sicuramente più snello, rapido e celere degli altri giudizi civili e penali. La durata media dei processi è infatti tendenzialmente molto minore, il numero complessivo di udienze e adempimenti che devono essere svolti nell'ambito di un giudizio sono minori di quelli applicabili ad altri campi della giustizia, e anche i costi sono ridotti rispetto a quelli ordinari.
Negli ultimi anni il legislatore è intervenuto più volte per salvare il processo del lavoro dal rischio di omologazione verso il basso con gli altri rami della giustizia civile e penale, con risultati tutto sommato efficaci:
- il collegato lavoro del 2010 ha creato un filtro importante alla cause, con le nuove regole sulla decadenza, così come la conciliazione preventiva introdotta dalla legge Fornero del 2012 ha aiutato a ridurre notevolmente le controversie sui licenziamenti economici; più controversi sono stati i risultati del c.d. rito Fornero sui licenziamenti, che per alcuni ha allungato il processo del lavoro, introducendo - di fatto - un nuovo grado di giudizio;
- il Jobs Act è intervenuto nuovamente sugli strumenti alternativi al processo, introducendo una conciliazione facoltativa che dovrebbe spingere le parti a trovare un accordo dopo il licenziamento senza andare in causa, cancellando in buona sostanza il rito Fornero.
Questa Guida del Sole al Processo del lavoro vuole rappresentare in maniera semplice e schematica le regole risultati da queste riforme, dando all'operatore tutte le informazioni necessarie per il corretto orientamento.