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- Tra le vittime della ferocia nazifascista vanno ricordati i soldati italiani che dopo l'8 settembre 1943 hanno subito la deportazione, la prigionia e in molti casi la morte mentre venivano destinati a svolgere lavoro coatto per l'economia bellica tedesca. I prigionieri di guerra presi in Italia, in Francia, nella ex Jugoslavia e in Grecia furono oltre un milione, concentrati prima in campi provvisori e poi trasferiti lentamente verso i lager in Germania, In Austria e in Polonia. Li venivano schedati e fotografati, veniva as- segnato loro un numero e da quel momento perdevano la propria identità di esseri umani per trasformarsi in meri pezzi di ricambio per aziende e fabbriche. Negli anni del nazismo più di 2.000 imprese tedesche hanno beneficiato del lavoro forzato, nessuna città faceva eccezione, con buona parte della manodopera costretta attraverso minacce e ricatti. Oltre 650.000 Internati Militari Italiani furono deportati per di- ventare schiavi di Hitler e oltre 50.000 morirono di fame, fredda e violenze, sfruttati come lavoratori forzati.
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Peso in grammi | 200 |
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ISSN | 977112421165830119 |
EAN | 9771124211658 |
Editore | Editoriale Nazionale S.r.l. |
Distributore nazionale | Editoriale Nazionale S.r.l |
Periodicità | Mensile |
Data rilascio | 19/gen/2023 |