I Signori della Guerra - n. 18 - Attila - di Marco Barbieri - settimanale - 158 pagine

- Nella congiuntura drammatica del V secolo, l'Impero romano, di- viso tra Occidente e Oriente, deve resistere alle grandi migrazioni di popoli che premono sui suoi confini. La sfida più grande sembra venire dalle steppe dell'Asia: guidati da Attila, gli Unni travolgono tutto ciò che sbarra loro il cammino e portano la guerra nel cuore stesso dell'Impero, sotto le mura di Costantinopoli, in Gallia, in Ita- lia. Mentre Flavio Ezio, el'ultimo dei Romanin, prova a sbarrargli il passo, il mito del re unno si ingigantisce: nasce l'immagine del «Flagello di Dion, dopo il cui passaggio non cresce più un filo d'erban. Eppure, dictro le quinte della leggenda, si cela un perso- naggio più complesso e sfumato, diviso fra la Storia e il mito. «NON MI SBAGLIO SULL'ESITO DELLA VICENDA: QUESTO È IL CAMPO DI BATTAGLIA CHE TANTI SUCCESSI CI HANNO PROMESSO. PER PRIMO SCAGLIERÒ LA MIA LANCIA CONTRO IL NEMICO! SE QUALCUNO RIUSCIRÀ A STARE A RIPOSO MENTRE ATTILA COMBATTE, È UN UOMO MORTO!» Attila, citato da Giordane