I grandi processi della storia - Oscar Wilde - n. 5 - 5/1/2024 - settimanale - 157 pagine - Mondadori

- "LE PERSONE CAPACI DI SIMILI AZIONI DEVONO ESSERE DEL TUTTO INSENSIBILI ALLA VERGOGNA, E NON SI PUÒ SPERARE DI PRODURRE ALCUN EFFETTO SU DI LORO. È IL PEGGIOR CASO CHE ABBIA MAI GIUDICATO." Sua Eccellenza Giudice Alfred Wills "E io? Non posso dire niente vostro onore?" chiese inutilmente Oscar Wilde, mentre veniva scortato fuori dall'aula di tribunale in cui era stato appena condannato a due anni di reclusione per atti di grave indecenza. Era il 25 maggio 1895, quando - dopo tre processi - si concluse una complessa vicenda giudiziaria, che aveva appassionato e al contempo scandalizzato l'opinione pubblica inglese. Colui che era stato un artista di successo e un "marito ideale" divenne uni pària agli occhi della società, destinato a trascorrere gli ultimi tormentati anni della propria esistenza in terra straniera, abbandonato da quasi tutti gli amici e lontano dai suoi stessi figli, poiché "ogni uomo nasce re, ma la più parte degli uo- mini muore in esilio".