I grandi processi della storia - Matteotti- n. 8 - 26/1/2024 - settimanale - 158 pagine - Mondadori

- "MA PER LE VARIE VICENDE GIUDIZIARIE E PER LA RECENTE AMNISTIA, IL PROCESSO - IL VERO PROCESSO-MANO A MANO SVANIVA. CIÒ CHE OGGI RIMANE NON È PIÙ CHE L'OMBRA VANA. NON AVEVO RANCORI DA-ESPRIMERE, NÉ VENDETTE DA INVOCARE: VOLEVO SOLO GIUSTIZIA, GLI UOMINI ME L'HANNO NEGATA. L'AVRÒ DALLA STORIA E DA DIO." Velia Titta in Matteotti Nel pomeriggio del 10 giugno 1924 il trentanovenne Giacomo Matteotti, deputato e leader socialista, veniva rapito a Roma da un gruppo di uomini. Nei giorni immediatamente successi- vi furono arrestati gli esecutori e i mandanti. Il 16 agosto venne ritrovato il cadavere. Il delitto, che suscitò ovunque sdegno e commozione e che avrebbe potuto segnare la fine del fascismo, divenne però, per una serie di circostanze, l'occasione per affermare definitivamente la vocazione totalitaria del regime. Il "caso Matteotti" è la storia di un complesso delitto politico. I suoi "misteri" hanno alimentato, sino ai giorni nostri, innumerevoli illazioni, ipotesi, ricostruzioni. La vicenda giudiziaria - durata più di vent'anni - offre un esempio doloroso di come la giustizia possa essere manipolata e mutilata, sino a diventare un'ombra vana". La storia però ci riconsegna un po' di verità e il ritratto vivo di un grande italiano.