Guerre - n.24 -La guerra del Canale di Suez -Simone Fattori 147 pagine settimanale

- «ABBIAMO COMBATTUTO E ABBIAMO VINTO. NON CONTIAMO CHE SU NOI STESSI, AGENDO CON FORZA, PER GLI OBIETTIVI PROCLAMATI DALLA RIVOLUZIONE, PER L'ATTUAZIONE DEI QUALI HANNO LOTTATO I NOSTRI ANTENATI EI NOSTRI FIGLI SI SONO SACRIFICATI. LOTTIAMO E SENTIAMO CHE VINCEREMO SEMPRE, PER IL CONSOLIDAMENTO DEI NOSTRI PRINCIPI DI DIGNITÀ, DI LIBERTÀ E DI GRANDEZZA, PER L'ATTUAZIONE DI UNO STATO INDIPENDENTE, DI UNA VERA INDIPENDENZA POLITICA ED ECONOMICA. [...] LA NOSTRA LOTTA NON È ANCORA TERMINATA >>. GAMAL 'ABD AL-NASSER, DISCORSO DELLA NAZIONALIZZAZIONE DEL CANALE DI SUEZ Il breve conflitto per il controllo della via del petrolio, il canale già sognato dal faraoni e da Napoleone per mettere in comunicazine il Mar Mediterraneo con il Mar Rosso e con la Indie, cambierà per sempre gli equilibri geopolitici mondiali. La decisione di Gamal 'Abd al-Nasser, ra'is egiziano leader dei Paesi non allineati e teorico del panarabismo, di nazionalizzare il Canale di Suez scatenerà un conflitto dagli esiti.completamente opposti a quelli espressi dal campo di battaglia. L'epilogo della guerra sancirà la fine degli imperi coloniali di Francia e Gran Bretagna e il definitivo avvento sulla scena mondiale di due sole superpotenze: Usa e Ursa.