Guerre - n.23 -La guerra d'Etiopia - Alessandro Bossi - 150 pagine settimanale

- «QUALE RISPOSTA DOVRÒ RIPORTARE AL MIO POPOLOP [...] OGGI TOCCA A NOI. DOMANI SARETE VOI>>. HAILE SELASSIE, DAL DISCORSO TENUTO ALLA SOCIETÀ DELLE NAZIONI IL 30 GIUGNO 1936 «Un posto al sole». Questo chiedeva, o meglio reclamava, Benito Mussolini dalle potenze europee, riferendosi al possesso da parte italiana di adeguati territori coloniali, oltre a quelli già esistenti in Libia, Eritrea e Somalia. Per contiguità con queste ultime due, l'occhio non poteva non cadere che sull'Etiopia; tra l'altro, vi era un conto da regolare con questo Paese, trionfante sulle armate italiane a Adua, nel marzo del 1896. Così, esaurita senza successo la via pacifica e diplomatica fu guerra. Dapprima vittoriosa, nel 1935-36; ma l'impero, enfaticamente dichiarato, non era destinato a durare: esattamente cinque anni dopo l'ingresso italiano a Addis Abeba, la capitale abissina veniva riconquistata, il 5 maggio 1941, dal militari inglesi ed etiopi.