Guerre - n.13 -Seconda guerra mondiale - Il fronte russo - Davide F. Jabes- 143 pagine settimanale

- «[...] IN QUESTO MOMENTO, SOLDATI DEL FRONTE ORIENTALE, È IN CORSO UNA CONCENTRAZIONE DI FORZE CHE, PER ESTENSIONE E PORTATA, È LA PIÙ GRANDE CHE IL MONDO ABBIA MAI VISTO [...]. IL DESTINO DELL'EUROPA, IL FUTURO DEL REICH TEDESCO, L'ESISTENZA DEL NOSTRO VOLK SONO ORA SOLO NELLE VOSTRE MANI. CHE IL SIGNORE DIO CI AIUTI TUTTI IN QUESTA LOTTA!>> ADOLF HITLER L'Operazione Barbarossa è stata la campagna militare più sanguinosa di sempre. Le statistiche relative alla morte e alla distruzione, pur non precise, hanno dell'inverosimile. Era una guerra di sterminio, era in gioco non solo la vita del sistema politico dell'Urss ma quella di tutti i suoi cittadini. Si calcola che tra Germania e Unione Sovietice più di quaranta milioni di persone persero la vita negli anni che vanno dal 1941 al 1945. Hitler si decise, pochi mesi dopo aver ottenuto una schiacciante vittoria sulla Francia, ad attaccare l'armata rossa nella convinzione di possedere uno strumento bellico invincibile e che la sconfitta sovietica avrebbe finalmente portato alla pace con la Gran Bretagna. L'aspetto anticomunista di questa lotta creò un tale fervore ideologico, che fece dichiarare a diversi studiosi che l'Operazione Barbarossa voluta da Hitler fu l'ultima delle crociate.