Grandi miti greci Hermes

Protettore dei viaggi e dei viaggiatori, dei commercianti ma anche dei ladri, non ignaro della divinazione, guida delle anime dei morti negli Inferi. Hermes, poi Mercurio nel culto romano, è conosciuto come messaggero degli dèi presso gli uomini, compito in parte condiviso con la dea Iris. I Greci gli attribuivano, oltre all’invenzione della siringa e della lira, l’ideazione di competizioni sportive e la pratica del pugilato: per questo era venerato anche come protettore degli atleti. L’Inno omerico a lui dedicato racconta che fosse figlio di Zeus e della ninfa Maia, una delle sette Pleiadi, che abitava in una grotta del monte Cillene in Arcadia, il più alto della penisola greca dopo il monte Olimpo. In quella grotta nacque Hermes. Poiché era veloce e mobilissimo, Zeus ne fece il proprio messaggero. Hermes è una divinità particolarmente vicina agli uomini, ed è non a caso il dio della parola e della mediazione: a lui infatti si riconnette etimologicamente l’ermeneutica, la tecnica per comprendere parole, scritti, pensieri e mentalità anche di culture lontane nel tempo e nello spazio.