Grandangolo - L'Italia delle Signorie - n. 16- settimanale - 167 pagine

- Il Tre-Quattrocento in Italia fu un periodo cruciale sotto tutti gli aspetti: i Comuni si trasformarono in Signorie, creando forme di governo "nazionali" ma non nazionalistiche, che al di là di alcuni meriti avrebbero reso in futuro la Penisola una preda ambita dalle grandi monarchie che andavano consolidandosi in Europa; fu l'epoca dell'umanesimo, con la riscoperta dei classici, la collocazione dell'uomo al centro del mondo quale artefice dei suoi destini, la vita activa, l'impegno civile. Un rinnovato patrimonio intellettuale che più tardi sarebbe migrato nel resto d'Europa, diventando principio comune e unificatore della cultura. Signorie e umanesimo furono stret- tamente interconnessi e rappresentarono un cambio di pro- spettiva che non nacque all'improvviso, ma aveva le sue radici nei secoli precedenti, in quel Medioevo dell'Italia che non ap- pare poi così lontano dalla nuova stagione politico-culturale. Salvatore Carannante è ricercatore senior di Storia della filosofia presso l'Università di Trento. Si è formato all'Università di Pisa e alla Scuola Normale Superiore, dove nel 2016 ha conseguito il Diploma di Perfezionamento (PhD) in Filosofia. Nel 2020 l'Accademia Nazionale dei Lincei gli ha conferito il Premio Antonio Feltrinelli Gio- vani per le Scienze Filosofiche. La vas attività di ricerca si concentra particolarmente sull'idealismo tedesco, la filosofia del Rinascimento e la storia della storiografia filoso fica. Ha pubblicato numerosi saggi e articoli scientifici ed è autore dei volumi: Gler- dano Bruno e la caccia divina (Scuola Normale Superiore, 2014); Giordano Bruno e la filosofia moderna. Linguaggio e metafisicr (Le Lettere. 2017) Unigenia na Die e universe in Gienden Bramo (Storia e Letteratura. 2018) e Un Teses per la mod Germania. Hegel el Principes (Aguaplano, 2018).