Grandangolo - Diocleziano e la caduta dell'impero romano - n. 6- settimanale - 167 pagine

- L'avvento di Diocleziano pose fine all'anarchia militare e le sue riforme dettero stabilità all'Impero ma i benefici di questa fase e poi del governo di Costantino non ebbero effetti duraturi. Il periodo tra la fine del III secolo e l'inizio del VI fu caratterizzato da rilevanti mutamenti nella società romana, dalla sua sempre più intensa stratificazione, dalla risolutiva affermazione del cristianesimo, ma anche da crisi economi- che, lotte intestine tra fazioni militari, incursioni barbariche. Lo spostamento della capitale a Costantinopoli e poi la per- dita dell'unità dell'Impero ebbero come conseguenza il de- finitivo indebolimento della parte occidentale, fino alla sua disgregazione. Così, uno Stato esteso quanto mezzo mondo occidentale finì vinto in silenzio, senza che dall'altra parte ci fossero veri vincitori. Maurilio Felici insegna materie romanistiche presso il Dipartimento di Giurispru- denza, Economia e Comunicazione della Lumsa di Palermo. Si è formato a Roma, tra La Sapienza (laurea e perfezionamento in Diritto romano), dove è stato ricercatore. e Tor Vergara (dottorato di ricerca). Autore di monografic (Profili starico-giuridici del phunakiume ciradus in Rena antica, L'Erma di Breschneider, 2013: Problemt alt giurisprudenza epiclanica, seconda edizione, Aracne, 2018: Conserner giuridiche noppresentazione della sancia nelle opere di Fabio Planciale Fulgencio, Nava Cultura, 2019) e vari altri saggi; collabora con riviste scientifiche (Revisas internacional de derecha rumaus, Civile romana) e condirige la collana "Interpretatio iuris" (Nuova Cultura). Nel 2020 gli è szato conferito il premio Anassilaos per la ricerca.