Giappone - Spiriti, dei e divinità. Shinto, buddhismo, zen e altri culti- n. 24 settimanale -

- Fino alla Restaurazione Meiji del 1868, che ha visto la strumentalizzazione della religione per fini politici, poiché utile a definire le origini divine dell'Imperato re e giustificare il suo ruolo di guida della nazione, il Giappone è stato caratterizzato per secoli da un affascinante sincretismo religioso di cui autoctoni dei kami, buddhismo e buddhismo Zen, pratiche sciamaniche, yin e yang confucianesimo. Attualmente la maggior parte dei giapponesi si definisce ateo, pur mettendo in atto pratiche come il culto degli antenati o le visite di inizio anno al tempio, ma la disillusione del dopoguerra e la mancanza di sicurezze cui aggrapparsi hanno creato terreno fertile per la nascita di nuove religioni e sette di stampo più o meno new age, fenomeno questo che sarebbe stato impossibile in Paesi caratterizzati da strutture religiose più unive che e radicate.