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Nel 2020 Aspenia festeggia 25 anni di attività e lo fa pubblicando fra l'altro una conversazione tra il fondatore della rivista Giuliano Amato, il Presidente di Aspen Institute Italia Giulio Tremonti e il Direttore di Aspenia Marta Dassù su un tema cruciale del dibattitto politologico contemporaneo: il concetto di sovranità con le sue diverse declinazioni in Europa, Usa e Cina.
Il numero 90 contiene anche interventi di Ivan Krastev, Mark Leonard, Carlo Scognamiglio, Alessandro Aresu, Hans Kundnani, Julian Lindley-French; Paola Subacchi, Federico Romero, Sergio Fabbrini, John C. Hulsmann. La fine della "sovranità esclusiva" distingue l'Europa continentale dalla Gran Bretagna - che tenta con Brexit di recuperare il pieno controllo nazionale del proprio destino economico - e dai campioni del capitalismo politico come Stati Uniti e Cina. Nel modello europeo quello che è venuto meno non è l'autorità statale in quanto tale, bensì l'esclusivismo della sovranità. Torna di attualità la definizione di Altiero Spinelli: vengono trasferiti all'Europa e messi in comune a livello europeo quei poteri che possono generare rischi e problemi per l'insieme del Continente. Non si tratta certamente di indebolire la sovranità nazionale per costruire un Super Stato europeo, quanto piuttosto di organizzare razionalmente le competenze necessarie ai vari livelli decisionali, comunitario e nazionale. Una concezione pragmatica della sovranità potrebbe alla fine rendere possibili risposte almeno in parte cooperative alle sfide globali di oggi. Aspenia esamina anche la sovranità "degli altri", ovvero il caso americano e quello cinese. Gli Stati Uniti hanno concepito storicamente la sovranità come una sorta di proiezione del loro "eccezionalismo", l'unicità dell'America come nazione eletta e predestinata. La Cina - con i suoi tratti imperiali e confuciani, con quel mix unico di autoritarismo e mercato - esprime un modello di sovranità di fatto non replicabile, certo con qualche pregio e molti difetti, ma unico e irripetibile. In ogni caso non adatto per portare la Cina ad assumere una leadership mondiale nel XXI secolo.
Il numero 90 contiene anche interventi di Ivan Krastev, Mark Leonard, Carlo Scognamiglio, Alessandro Aresu, Hans Kundnani, Julian Lindley-French; Paola Subacchi, Federico Romero, Sergio Fabbrini, John C. Hulsmann. La fine della "sovranità esclusiva" distingue l'Europa continentale dalla Gran Bretagna - che tenta con Brexit di recuperare il pieno controllo nazionale del proprio destino economico - e dai campioni del capitalismo politico come Stati Uniti e Cina. Nel modello europeo quello che è venuto meno non è l'autorità statale in quanto tale, bensì l'esclusivismo della sovranità. Torna di attualità la definizione di Altiero Spinelli: vengono trasferiti all'Europa e messi in comune a livello europeo quei poteri che possono generare rischi e problemi per l'insieme del Continente. Non si tratta certamente di indebolire la sovranità nazionale per costruire un Super Stato europeo, quanto piuttosto di organizzare razionalmente le competenze necessarie ai vari livelli decisionali, comunitario e nazionale. Una concezione pragmatica della sovranità potrebbe alla fine rendere possibili risposte almeno in parte cooperative alle sfide globali di oggi. Aspenia esamina anche la sovranità "degli altri", ovvero il caso americano e quello cinese. Gli Stati Uniti hanno concepito storicamente la sovranità come una sorta di proiezione del loro "eccezionalismo", l'unicità dell'America come nazione eletta e predestinata. La Cina - con i suoi tratti imperiali e confuciani, con quel mix unico di autoritarismo e mercato - esprime un modello di sovranità di fatto non replicabile, certo con qualche pregio e molti difetti, ma unico e irripetibile. In ogni caso non adatto per portare la Cina ad assumere una leadership mondiale nel XXI secolo.
Dettagli aggiuntivi
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Peso in grammi | 250 |
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ISSN | 977159059400220003 |
EAN | 9771590594002 |
Editore | Il Sole 24 Ore S.p.a. P.p. |
Distributore nazionale | M-dis Distribuzione Media Spa |
Periodicità | Trimestrale |
Data rilascio | 15/ott/2020 |
Arretrato | Sì |