20/02/1909 - Il manifesto del futurismo - Andrea Dusio n. 82- settimanale -158 pagine

- Quando Filippo Tommaso Marinetti pubblicò il proprio Manifesto su «Le Figaro», il futurismo era solo una poetica che intendeva celebra- re la fascinazione per la velocità della nuova civiltà delle macchine. Grazie a un abile battage pubblicitario, nel giro di pochi mesi divenne un'avanguardia capace di segnare il più marcato momento di discontinuità nella lunga vicenda dell'arte italiana. Mossi da una grande passione politica, i futuristi scontarono prima l'interventismo, che portò le menti migliori a perdere la vita nella Prima guerra mondiale, e poi l'adesione al fascismo, che avevano precorso, e da cui vennero strumentalizzati. Ma la forza dirompente degli undici punti fissati nel febbraio del 1909 rimane, a segnare l'avvento di una nuova epoca. <> ANTONIO GRAMSCI, MARINETTI RIVOLUZIONARIO", IN ORDINE NUOVO», 5 GENNAIO 1921