11-03-2011 -Fukushima - Mauro Mercatanti n. 63 - settimanale -158 pagine

- L'11 marzo 2011 un terremoto interrompe le linee elettriche della centrale di Fukushima, spostando tutto il carico sui generatori di emergenza, che lo tsunami sommerge fino a farli saltare 50 minuti dopo. Le interruzioni di corrente mettono fuori uso le pompe che fanno circolare l'acqua di raffreddamento nell'impianto. Mentre i noccioli dei reattori si surriscaldano e si fondono, vapore radioattivo e idrogeno cominciano a fuoriuscire dai contenitori a pressione dei reattori, si accumulano nei piani superiori di tre.edifici e infine esplodono, facendo saltare tetti e pannelli murali, spargendo materiale e miasmi radioattivi nel mare, nel suolo e sulla vita delle comunità circostanti: 66 anni dopo, il Giappone precipita nuovamente dentro un incubo nucleare. «ABBIAMO PAURA DI PERDERE TUTTO: IL NOSTRO PASSATO, IL PRESENTE E SOPRATTUTTO IL FUTURO. MA ABBIAMO ANCHE FEDE: È GIÀ SUCCESSO, RIUSCIREMO A RIALZARCI, A COSTRUIRE UN NUOVO INIZIO. ANCHE SE NON SAPPIAMO ANCORA QUALE.>> JUNJI TSUCHIYA, SOCIOLOGO