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Nel descrivere il panorama delle attività letterarie in volgare che hanno caratterizzato il Medioevo occidentale, questo volume estende l’analisi alle modalità e agli ambiti di diffusione e di fruizione dei testi, considerando luoghi emblematici come la piazza e il castello, senza tralasciare gli spazi delle istituzioni religiose e di quelle educative, dove comunque si usava prevalentemente la lingua latina. Le modalità di lettura e rielaborazione dei testi classici nel Medioevo offrono una testimonianza evidente della complessità del rapporto con la tradizione antica. Per chi continuava a scrivere in latino gli autori classici rimanevano modelli esemplari e fonte inesauribile di materiali anche linguistici, mentre gli scrittori in volgare attingevano al patrimonio letterario antico attualizzandolo liberamente. Anche le tradizioni più recenti e coeve venivano sottoposte a un analogo processo di imitazione e innovazione, come testimoniano i saggi di questo volume dedicati ai Minnesänger, alla fortuna delle storie arturiane in Italia e ai modelli continentali in Chaucer. Ma come sono stati letti i testi medievali nei secoli successivi a questo periodo storico? Nonostante la cesura dell’Umanesimo e del Rinascimento non mancano riletture significative ed esempi di continuità nella differenza: basti pensare alla tradizione che lega la lirica d’amore cortese a Petrarca e poi al petrarchismo, fino ai secoli moderni.
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Condizioni | Nuovo |
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Peso in grammi | 250 |
ISSN | 977182578831290024 |
EAN | 9771825788312 |
Editore | Rcs Mediagroup Spa - Quot.tm |
Distributore nazionale | M-dis Distribuzione Media Spa |
Periodicità | Settimanale |
Argomento | Riviste |
Data rilascio | 03/apr/2019 |